Come ricaricare l’auto elettrica a casa

Come funziona, quanto tempo occorre e come è possibile gestire la ricarica della batteria di un'auto elettrica dal garage di casa

Chi possiede un’auto elettrica o è in procinto di acquistarne una, avrà sicuramente studiato il modo di poterla ricaricare comodamente nel garage di casa. Per poter ricaricare correttamente un’auto elettrica con l’impianto domestico, non basta semplicemente collegare la spina, ma occorrono degli apparecchi dedicati, spesso forniti in esclusiva dalle case costruttrici, che sono in grado di ricaricare correttamente la batteria dell’auto senza danneggiarla. Inoltre a seconda della tipologia dell’impianto di cui si dispone, varia il tempo di carica. Vediamo di seguito quali sono le misure da adottare all’interno della propria abitazione per ottimizzare la ricarica della batteria dell’auto elettrica.

Tipologie di auto elettriche

Iniziamo innanzitutto a specificare che esistono diverse tipologie di auto elettriche, si va dai veicoli totalmente elettrici agli ibridi completi e plug-in, percui l’offerta non manca e con il passare degli anni sarà destinata inesorabilmente ad ampliarsi. Ovviamente il consumo di energia elettrica sarà superiore per i veicoli totalmente elettrici rispetto alle versioni ibride. Quest’ultime infatti dispongono di un classico motore a combustibile che funge da generatore, fornendo una carica supplementare della batteria. Ciò aumenta l’autonomia del veicolo rispetto a quello totalmente elettrico.

Ricaricare la batteria a casa

Nella maggior parte dei casi, le auto elettriche vengono caricate dove sono parcheggiate: in strada, nel parcheggio, nel centro commerciale, al lavoro o a casa. Questa è una grande differenza rispetto alle auto alimentate con combustibili fossili, che devono per forza recarsi nelle stazioni di servizio. La velocità e il tempo di ricarica dipendono da diversi fattori. La carica che rimane ancora nella batteria fa la sua parte, ma anche il tipo di connessione al punto di ricarica. Una connessione classica ad una presa di corrente standard da 230 V (3 kW) richiederà molte ore (a volte fino a 11 ore) per caricare completamente la batteria di un’auto elettrica. L’utilizzo di una connessione a più fasi riduce invece drasticamente il tempo di ricarica.

Auto elettrica ricarica batteria
Una connessione domestica ha una capacità massima limitata, che è spesso troppo piccola per ricaricare un’automobile in un lasso di tempo molto breve. In tal caso, è possibile scegliere di avere una capacità massima maggiore, preferibilmente con una connessione multifase, contattando il proprio fornitore di energia. Questo in linea generale, perchè ovviamente c’è da considerare la tipologia del veicolo elettrico e le specifiche di ricarica fornite dalla casa madre. Non è richiesto nessun particolare contatore né alcuna autorizzazione da parte del gestore per poter ricaricare l’auto elettrica a casa, basta dotarsi di una tariffa luce conveniente. Il consumo di energia durante la ricarica varia in base al modello, ma in genere è intorno ai 1500 kWh percui occorre prestare particolare attenzione ai carichi che si hanno in contemporanea. Proprio per questo motivo è consigliabile ricaricare l’auto elettrica la notte, soprattutto se si hanno solo 3 kW disponibili.

Tipi di connessioni

Ci sono prese di ricarica di Tipo 1 e Tipo 2. A partire dal 2011, lo standard mondiale è il tipo 2, che può essere utilizzato per connessioni mono e multi fase e correnti da 13A a 63A. Inoltre la spina di tipo 2 è bidirezionale, ossia consente di trasferire energia dalla rete pubblica al veicolo e viceversa. Quest’ultima possibilità può essere interessante se il proprio impianto dispone anche di pannelli solari che producono energia. Alcuni produttori offrono una stazione di ricarica che è possibile utilizzare a casa, in genere chiamate Wall box o home-station. Questo dispositivo va installato nel garage e alimentato con la tensione richiesta. Alcuni modelli dispongono anche di una connessione Wi-Fi ad internet, che consente di avviare, interrompere o sospendere il processo di ricarica tramite un’app sul proprio smartphone o tablet. Inoltre queste stazioni offrono più metodi di ricarica al fine di ridurre il costo dell’energia (sfruttando ad esempio una tariffa più economica) o massimizzarne l’uso.

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